Comunicato StampaSciopero, Fast-Confsal: “A Torino conta più il tennis dei diritti costituzionali”

“Mentre tutti i riflettori sono puntati sullo scontro politico tra Cgil-Uil e governo, il prefetto di Torino
e l’azienda di trasporto pubblico locale per giustificare l’ennesima, indebita compressione del diritto di
sciopero hanno tirato fuori dal cilindro non il legittimo diritto alla mobilità dei cittadini, ma il diritto ad
assistere ad una partita di tennis”. Così il segretario generale della Fast-Confsal, Pietro Serbassi,
commenta la decisione del prefetto di Torino di ridurre l’iniziativa di protesta di 24 ore regolarmente
programmata dal sindacato adducendo la necessità di garantire i trasporti finalizzati a consentire il
raggiungimento del Torneo ATP Finals in corso nella città.
“Ne abbiamo viste tante finora, ma questa ci mancava – prosegue Serbassi – Il nostro sciopero di 24 ore
programmato per oggi, la terza iniziativa dopo quelle di 4 e 8 ore, come previsto dalle norme sugli
scioperi nel settore dei servizi pubblici essenziali, scaturisce da un percorso di mobilitazione lungo e
sofferto provocato dal rifiuto dell’azienda di trasporto pubblico locale GTT di attivare qualsiasi tipo di
confronto con una sigla che rappresenta il 7% dei lavoratori ed è presente con le sue Rsu elette dai
dipendenti. Non è un capriccio, né una protesta politica generalizzata, ma il frutto di una vertenza nata
dal malessere dei lavoratori in azienda e dal mancato rispetto dei diritti fondamentali previsti dallo
Statuto del Lavoratori”.
“Malgrado questo e malgrado, come è giusto che fosse, il garante, a differenza di ciò che è successo
per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, non abbia avuto nulla da ridire in merito a una
iniziativa di lotta condotta nel pieno rispetto delle leggi e della Costituzione – conclude il segretario
generale Fast-Confsal – le ripetute richieste dei vertici di GTT hanno spinto l’intervento del prefetto per
una operazione che a questo punto possiamo anche definire di boicottaggio. Le esigenze esposte dal
prefetto per contenere e limitare il nostro sciopero non riguardano, infatti, un generale diritto alla
mobilità dei cittadini che ovviamente riconosciamo e rispettiamo profondamente, ma la concomitanza
dello sciopero con il torneo di tennis ATP Finals. Comprendiamo l’importanza dell’evento per la città
di Torino, ma evitare eventuali disagi agli spettatori crediamo non sia paragonabile e non appartenga a
quella sfera dei diritti costituzionalmente garantiti che la stessa parte politica a cui appartiene il
sindaco proprio in questi giorni ritiene siano intoccabili e mai comprimibili”.
Roma, 17 novembre 2023
Fine Comunicato

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